L’arte dopo il lockdown.
Quello che è arriavato all’umanità in seguito al Covid 19 ci ha lasciati sorpresi e stupiti. Molte situazioni drammatiche e precarie, ma anche, a volte, la sensazione che ci sia qualcosa di importante da capire, una lezione fondamentale: ci si deve adattare al cambiamento.
A partire da questa riflessione ancora sfocata e nebulosa, insieme Valérie Vittenet-Tallec (http://valerie-illustration-jeunesse.com) abbiamo voluto cominciare a immaginare l’arte…diversamente.
Il fatto di essere confinata mi ha spinto sognare e a desiderare di realizzare paesaggi, onirici e irreali, assoluti, senza esseri umani, solo l’orizzonte, solo l’altrove. Avevo bisogno di spazio, ma mi sembrava che quello spazio l’avessi in me. Così è nata la serie ‘Sognati Paesaggi’.
Quando ha visto queste realizzazioni, Valérie, la mia fata gentile, sempre piena di attenzioni e di empatia, ha pensato subito di farne qualcosa.
Una parte de ‘Sognati Paesaggi era già visibile grazie alla bella iniziativa dei Co-peints d’art (http://www.kiosquedesarts.fr) per rendere le opere accessibili su internet, ma Valérie voleva andare oltre.
Ha quindi proposto a Muriel e Marc Fournet (fotografi, http://www.artmajeur.com/murieletmarc) e a me, di presentare le nostre realizzazioni sul suo luogo di lavoro, una casa di riposo.
I tempi cambiano e le esposizioni anche. Diventano itineranti, si sottomettono a qualque giorno di attesa per seguire il protocollo di sicurezza, e si indirizzano alle persone per le quali la situazione è più difficile da vivere.
Così luoghi reali, da vedere (in foto) e luoghi sognati, per liberare l’immaginazione (con i quadri), vanno verso il pubblico.
Questa volta l’arte non si espone durante un vernissage, né viene percepita attraverso internet: pensiamo aver trovato un terzo modesto cammino, quello della prossimità e dell’accompaganmento.
Sono molto fiera di aver partecipato a questa avventura pionnieristica!!!
Per finire cito Muriel Fournet: ‘Anche gli artisti possono essere…Lagardère!’, una formula francese simile a ‘Se Maometto non va alla montagna…’